giovedì 15 marzo 2012

Il manager che accusa la grande banca di creare un'economia tossica e distruttiva


"fare soldi è bello, farne sempre di più è bellissimo, anche a spese dei clienti. questa è la politica di goldman sachs". non è la frase di un nuovo film con micheal douglas, ma il contenuto di una lettera di dimissioni firmata greg smith, il direttore esecutivo responsabile nel settore dei derivati di goldman sachs, colosso bancario usa. un atto d'accusa lanciato dalle colonne delle new york times nei confronti di una delle grandi istituzioni mondiali, da cui proviene, tra gli altri, mario draghi, attuale presidente della bce

scrive smith: "i clienti sono diventati muppetts, pupazzi". per affrontare la crisi d'immagine si muovono in prima persona l'amministratore lloyd blankfein e il presidente gary cohn, con una lettera ai dipendenti: quello che sostiene smith "non riflette la cultura della banca. e' un peccato che tutti voi che lavorate così duramente nel contesto difficile degli ultimi anni dobbiate ora a rispondere di queste accuse", scrivono

ma smith ha lavorato ai massimi livelli per 12 anni e racconta di un ambiente "tossico e distruttivo", dove l'etica viene accantonata e i profitti continuano ad essere messi al di sopra di tutto, anche degli interessi dei clienti. "quando verrà scritta la storia di goldman - dice smith - si vedrà come blankfein e cohn hanno lasciato decadere la cultura aziendale sotto la loro gestione. e un declino del profilo morale dell'azienda - avverte smith - nel lungo termine rappresenta una
serissima minaccia per la sua stessa sopravvivenza"

ora, per ridare smalto all'immagine pubblica della banca, arriva ai rapporti con la stampa l'ex portavoce della casa bianca dell'epoca clinton, jake siewert, e sui giornali tornano titoli sulla government sachs, la banca salvata con 700 milioni di dollari dal governo quando al tesoro c'era henry paulson, ex amministratore delegato di goldman sachs. e al tesoro, guarda caso, fino all'anno scorso lavorava come consulente esterno anche siewert, con l'attuale segretario, timothy f. geithner

per non parlare di mario draghi, prima alla banca d'italia, poi alla bce, la banca centrale europea

per chi crede nel grande compltotto tra banche e governi il pranzo è servito

fonte: idealista.it

mercoledì 14 marzo 2012

Immobili: nel terzo trimestre 2011 crescono compravendite, crollano i mutui



Nei tre mesi da luglio a settembre le transazioni immobiliari sono aumentate complessivamente del 4%. Il settore più dinamico è stato quello commerciale, mentre le regioni più attive sono state le isole. Brusca frenata (-18,1%) dei prestiti

MILANO - Nel terzo trimestre 2011 le compravendite di unità immobiliari (175.644 in totale) sono aumentate del 4% rispetto allo stesso periodo del 2010. Lo rileva l'Istat. Considerando i primi nove mesi del 2011 rispetto agli stessi del 2010 si registra una lieve diminuzione delle compravendite (-0,9%). Nel 93,1% dei casi si è trattato di immobili per abitazione e nel 6,2% unità immobiliari ad uso economico.

Nel terzo trimestre 2011 i mutui (140.665 in totale) sono diminuiti del 18,1% rispetto al terzo trimestre 2010. Il calo nei primi nove mesi del 2011, rispetto allo stesso periodo del 2010, è del 7,9% per mutui in totale, del 4,2% per quelli garantiti da ipoteca e del 13,4% per quelli senza costituzione di ipoteca immobiliare.

Rispetto al terzo trimestre 2010, le compravendite di immobili ad uso residenziale aumentano del 3,4%, quelle di immobili ad uso economico del 12,4%. L'aumento riguarda tutte le ripartizioni territoriali. Sono le Isole a registrare gli incrementi maggiori (+10,9% e +24,2%, rispettivamente, per le compravendite ad uso residenziale e per quelle ad uso economico).
Per il complesso delle compravendite l'aumento tendenziale osservato nelle città metropolitane (+4,1%) è di poco superiore a quello degli altri centri (+3,9%). L'andamento è analogo per le compravendite di unità immobiliari ad uso residenziale. Le compravendite ad uso economico mostrano un aumento minore nelle città metropolitane (+11,8%) e più marcato nelle altre città (+12,7%).

fonte: repubblica.it

mercoledì 7 marzo 2012

Immobili fantasma, oltre 1 milione di unità scoperte: gettito fiscale per 472 milioni di euro


E’ stato presentato il 5 marzo dall’Agenzia del Territorio il consuntivo, al 31 dicembre 2011, dell’attività di regolarizzazione dei fabbricati mai dichiarati al Catasto o che hanno subìto variazioni non dichiarate dalla parte, i cosiddetti “immobili fantasma”. La regolarizzazione di essi porterà 472 milioni di euro di nuovo gettito tra imposte locali ed erariali. Questa azione di recupero, infatti, oltre ai risvolti civilistici connessi all’identificazione del patrimonio immobiliare e a migliorare la trasparenza del mercato, ha un effetto significativo sul recupero dell’evasione nel comparto.

Nel dettaglio, l'intera operazione, ha consentito di individuare 1.081.698 unità immobiliari, fra abitazioni, magazzini, autorimesse e altre unità, per una rendita catastale totale pari a 817,39 milioni di euro. In base alle stime del Dipartimento delle Finanze, ciò determina un maggiore gettito quantificabile, ai fini IMU, in circa 356 milioni di euro, ai fini dell'imposta sui redditi (IRPEF e cosiddetta ''Cedolare secca'') in circa 110 milioni di euro e ai fini dell'Imposta di registro sui canoni di locazione pari a circa 6 milioni, per un gettito stimato complessivo, erariale e locale, pari a circa 472 milioni di euro. Inoltre, si deve tener conto che la normativa vigente prevede il recupero delle imposte per gli anni precedenti e ciò andrà a produrre un ulteriore considerevole recupero di gettito fiscale in termini di accertamenti e ruoli.

L’operazione- Lo scorso anno, attraverso un innovativo processo basato sulla sovrapposizione di foto aeree ad alta risoluzione alla cartografia catastale, sono state identificate 2.228.143 particelle del Catasto, terreni interessati dalla presenza di potenziali fabbricati non inseriti nelle banche dati catastali. Nel primo semestre del 2012 ne restano da trattare solo 368.664. L’attività viene svolta spesso insieme ai Comuni.

Al 30 aprile 2011, i tecnici dell’Agenzia avevano completato l’accertamento su 1.065.484 particelle, grazie anche all’adempimento spontaneo dei contribuenti. E quella era l’ultima data utile per l’accatastamento volontario e per evitare di pagare una penale. A partire da maggio, il Territorio ha avviato il processo di attribuzione della rendita presunta sulle rimanenti 1.162.659 particelle.

Dove si trovano le case fantasma? La maggior parte si trova a Napoli: 37.519 immobili per una rendita di oltre 29 milioni di euro. Seguono Cosenza, Salerno, Reggio Calabria e la piemontese Cuneo, tutte con un numero di immobili fantasma superiore ai 36 mila. Poi Bari, Agrigento, Foggia, Palermo, Torino, Lecce, Catania, Caserta, Perugia. A Roma oltre 32 mila immobili ritrovati dall'Agenzia del territorio e 23.6 milioni di euro recuperati in rendite. A Milano invece oltre 12 mila case fantasma, per una rendita di 17,4 milioni di euro. Il record delle rendite catastali evase va invece a Trapani: quasi 88,5 milioni di euro, per un totale di oltre 16 mila unità immobiliari ritrovate.

Secondo il Direttore dell’Agenzia del Territorio, Gabriella Alemanno “gli straordinari risultati raggiunti nell’attività di regolarizzazione degli immobili non dichiarati al Catasto sono stati resi possibili per effetto di soluzioni organizzative e tecnologie innovative mai utilizzate precedentemente, nonché grazie al grande impegno profuso da tutto il personale dell’Agenzia che, pur assicurando il raggiungimento di tutti gli obiettivi concordati con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha portato a termine, in tutto il territorio nazionale, una nuova e capillare attività di recupero fiscale nel settore immobiliare”.
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Infine, la Prof.ssa Fabrizia Lapecorella, Direttore Generale delle Finanze, ha sottolineato che “i risultati raggiunti costituiscono anche un passo importante nella direzione di potenziare la sinergia tra amministrazioni centrali e locali nell’attività di accertamento dei tributi”.

Fonte: corriereinformazione